A seguito delle manifestazioni che si sono svolte in tutta Italia con il movimento #salvaiciclisti, per ripensare le nostre città ad un modello di sviluppo a misura di persona e di bicicletta e per dire basta alle innumerevoli tragedie che colpiscono chi sceglie di muoversi in bicicletta, vogliamo mettere al centro dell'attenzione la mobilità ciclabile nella città. E' di questi giorni che l'amministrazione comunale ipotizza la realizzazione di una pista ciclabile in Corso Amendola, senza prendere in considerazione il "dossier" fotografico sullo stato della mobilità ciclabile che abbiamo prodotto e consegnato questa estate, con risoluzioni per recuperare l'esistente nella soddisfazione di chi utilizza la bicicletta nella città e nell'incentivare l'uso di essa.
Pensiamo che per realizzare una mobilità ciclabile è necessario mettere in pratica nuovi strumenti che vadano nella direzione di tutelare chi sceglie questo mezzo e di incentivarne l'utilizzo. Una pista ciclabile senza un piano programmatico scredita ulteriormente lo sviluppo di una mobilità ciclabile, andando in una direzione opposta ad essa. Piste ciclabili possono essere realizzate con il criterio di proteggere il ciclista su strade altamente attraversate dal traffico motorizzato, come ad esempio la Flaminia. Nei centri urbani gli strumenti per mettere in pratica una mobilità ciclabile sono le Zone 30, zone interdette all'alta velocità con il supporto di cartellonistiche adeguete e dissuasori di velocità. Queste Zone migliorano la convivenza tra cittadini che utilizzano l' auto, e quelli che si muovono a piedi o in bicicletta, migliorandone la qualità della vita nei quartieri e nelle aree residenziali e commerciali. Altro strumento che consentirebbe di migliorare la mobilità ciclabile è quello di intervenire con campagne di sensibilizzazioni ad utilizzare l'automobile in maniera più responsabile e civile, come ad esempio non parcheggiare nelle doppie file o negli spazi che ne ostacolano la convivenza con altri utenti della strada.
Crediamo che per promuovere l'utilizzo della bicicletta sia urgente studiare nuove forme di mobilità urbana, come ad esempio potenziare il trasporto intermodale (bus+auto) e crearne nuovi (bici+bus), incentivandone e premiandone le scelte di chi rinuncia al mezzo privato a beneficio della comunità intera.
Invitiamo i media, le istituzioni, e tutti i soggetti a firmare la petizione a livello nazionale per ridurre la velocità nelle nostre strade.
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