lunedì 6 febbraio 2012

Lo spazio urbano...




Diciamo che nella nostra città lo spazio urbano è poco considerato è crediamo che sia giunto il momento di aprire un confronto su come la strada che è il primo bene comune in cui viviamo sia gestita male. Ci piace vedere questo aspetto dal punto di vista delle attività che mettiamo in campo, e tracciarne un profilo su come sia necessario intervenire per rimettere al centro la strada sotto l’aspetto sportivo e sociale.
Oggi lo spazio urbano e le sue strutture soffrono a causa delle poche risorse a disposizione degli enti locali a causa dei continui tagli effettuati dalle manovre economiche, ed affermano come sia prioritario costruire un percorso per rimettere al centro i diritti delle persone che vivono gli spazi urbani. 
Andare in bicicletta nella città, per noi, è la fotografia di come le risorse pubbliche siano state investite in maniera insostenibile, costruendo “non luoghi” sviluppando una mobilità selvaggia sia sotto il profilo ambientale che sociale. I continui tagli ai trasporti pubblici, spingono i cittadini ad usare in maniera abnorme mezzi privati, congestionando le strade, con la conseguenza di soffocare uno sviluppo sostenibile della città. Più saranno i mezzi privati in circolazione, meno saranno i cittadini che sceglieranno di muoversi in maniera sostenibile, a causa della scarsissima sicurezza che c’è nella strada, e dei pochi mezzi collettivi disponibili. La carenza di spazi urbani sicuri, ostacola il diritto di cittadinanza da parte dell’utenza debole: migranti, disabili, anziani, bambini, producendo sempre più un non confronto, limitando il diritto di espressione e di mobilità. Lo vediamo con le strutture sportive abbandonate, sono simboli di un’arretramento di tutta una società civile. Ci chiediamo come sia paradossale continuare a chiedere la crescita quando non si riesce nemmeno a mantenere lo stato sociale attuale, in nome dello spread e delle borse mondiali.
Dal nostro punto di vista i parchi, i giardini, le strade con infrastrutture adeguate per l’utenza debole, le piazze sono elementi da cui c’è la possibilità di uscire dalla crisi economica e sociale in cui viviamo, investendo sempre più nella multiculturalità, rimettendo al centro della politica l’individuo e i suoi diritti. Crediamo fortemente che il diritto allo sport, alla mobilità, alla cittadinanza sono diritti che passano attraverso la riappropriazione di quel bene comune che è lo spazio urbano, inventandolo e costruendolo con nuove pratiche partecipative e democratiche, che possano mettere al centro le esigenze di tutta la società urbana che vive quotidianamente la città.

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